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L’Analisi Transazionale: la suddivisione del GAB

14/09/2005 44985 lettori
5 minuti

Gli stati dell’Io sono tutti presenti in noi, anche se alcuni possono essere prevalenti ed altri non ci piacciono.

Eric Berne sostiene che gli stati dell’Io sono suddivisi ulteriormente:

il Genitore si scinde in Affettivo e Normativo, il Bambino in Adattato e Ribelle, ed entrambi possono essere positivi o negativi.

L’adulto non è suddiviso.

Vediamoli nel dettaglio.

Genitore Affettivo

Il Genitore Affettivo registra tutto quello che fecero e dissero i nostri genitori, o chi per loro, quando si prendevano cura di noi.

Quindi tutte le carezze, i gesti di protezione, le frasi dolci, il sostegno.

Determina il modo in cui ci occupiamo dei nostri figli, si divide in positivo e negativo.

Il Genitore Affettivo positivo comprende tutti i comportamenti che proteggono e sviluppano il benessere altrui, ma senza prevaricazioni.

Classico esempio, la mamma che aiuta il figlio nei compiti a casa.

Il Genitore Affettivo negativo raggruppa i comportamenti che derivano dalla poca considerazione della persona da aiutare: per esempio, la mamma ansiosa che telefona al figlio in continuazione, o un collega che ci toglie un progetto di mano dicendo: “Dai qua, ci penso io”.

Quante volte incontriamo in noi stessi o negli altri un atteggiamento simile?

Genitore Normativo

Il Genitore Normativo è l’insieme delle regole, delle leggi, dei comportamenti da tenere nella vita.

Raccoglie tutte le informazioni necessarie alla nostra crescita: possono andare dal “come si attraversa la strada” a come, in generale, si impara a stare al mondo.

E’un archivio ricchissimo di esempi dei nostri genitori, di proverbi, di saperi, che si tramandano di generazione in generazione.

Siccome si tratta di informazioni datate, non è detto che siano tutte ancora utili o aggiornate, e spesso non sono coerenti.

Per esempio, se mia madre mi dice che bisogna essere gentili con i vicini, e poi li tratta con arroganza, questa informazione mi crea confusione, quindi la ignoro.

Il Genitore Normativo negativo parte da una visione ristretta e pessimista, che sminuisce le capacità altrui: un direttore d’azienda che rifiuta a priori tutte le proposte di innovazione dei propri dipendenti si trova nello stato di Genitore Normativo.

Il Genitore Normativo positivo,invece, utilizza le regole per promuovere la crescita e il benessere dell’individuo. Si può immaginare un fratello maggiore che, con pazienza, insegna al minore ad andare in bicicletta.

Bambino Libero

Il Bambino Libero è la parte istintiva, spontanea di noi stessi.

E’ il primo stato che si forma, il più genuino, e comprende tutte le caratteristiche positive e negative dei bambini: fantasia, allegria, spensieratezza, volubilità, egoismo. Per questo può essere positivo o negativo.

Il Bambino Libero negativo può comprendere l’impulsività, i capricci, la scarsa concentrazione. Gli esempi da osservare non mancano.

Il Bambino Libero positivo è felice, simpatico, pieno di inventiva, semplice, spontaneo.

Il Bambino Libero positivo appartiene alle persone gioviali, che trovano sempre il lato positivo delle cose e che sanno divertirsi.

Bambino Adattato

Eric Berne sostiene che la maggior parte degli adulti si trova spesso nello stato di Bambino Adattato.

Nella situazione originaria, il Bambino è il destinatario dei messaggi che provengono dal Genitore. In questo caso, il Bambino Adattato è un risultato delle regole imposte dal Genitore Normativo.

Si chiama Adattato perché implica un confronto, una mediazione tra le esigenze interne e quelle esterne, tra i comportamenti appresi e quelli istintivi.

Il Bambino Adattato è l’insieme delle reazioni alle imposizioni del Genitore Normativo: a seconda che le accetti o si ribelli, può essere positivo o negativo.

Il Bambino Adattato positivo ha recepito le regole, le ha trovate coerenti e utili e quindi le ha interiorizzate.

Tutti noi, da piccoli come adesso, ci siamo trovati in queste condizioni.

Quando in famiglia leggevamo la poesia di Natale e tutti battevano le mani, quando un amico ci ringrazia per esserci interessati a lui.

Se invece le regole non ci piacciono, o sono contraddittorie, o non ci fidiamo di chi ce le detta, ecco che entra in scena il Bambino Adattato negativo.

Questo stato si chiama anche Bambino Ribelle: la classica peste, che fa l’esatto contrario di ciò che gli si dice.

Non sono soltanto i piccoli a comportarsi così.

Gli stati dell’Io sono una realtà, fanno parte di noi per tutta la vita, ce li portiamo dietro sempre.

Perciò è importante conoscerli, e conoscere noi stessi attraverso di loro.

Roberta Pennarola
Roberta Pennarola

Laurea magistrale in scienze della comunicazione. Tesi di laurea sperimentale sulla comunicazione pubblicitaria analizzata secondo i principi dell'Analisi Transazionale.